Ritiro spirituale di Quaresima

Le comunità di Bellariva, Rivazzurra, Miramare propongono un pomeriggio di preghiera e riflessione, personale e comunitaria , per prepararci insieme alla Gioia della Pasqua.

Aperto a tutti gli adulti. Vi aspettiamo!

Benedizioni alle Famiglie_2024

Carissimi parrocchiani,

quest’anno è con noi un altro sacerdote, don Wieslaw, ospite da qualche tempo presso le Sorelle dell’Immacolata, e anche lui passerà nelle famiglie per le benedizioni.
Anche se è solo in breve incontro, la benedizione ci richiama la Gioia del Signore nell’essere presente nelle nostre famiglie.

Un sincero grazie per la vostra accoglienza.
                 don Giovanni

 

Quest’anno saranno visitate la Contrada via Losanna, la Contrada Orti e la Contrada via Oliveti. I sacerdoti passeranno nelle case nei giorni indicati sul calendario, durante il pomeriggio, dalle ore 15 fino a tarda serata.

CONTRADA VIA LOSANNA

Lunedì 12 febbraio    via Novara, via Flaminia dal 411 al 433 (zona Fienile) Via Flaminia                                    NUMERI PARI dal 356 al 396 via San Gallo
Martedì 13 febbraio   via Losanna NUMERI DISPARI dal 27 al 61                                                                        e NUMERI PARI dal 42 al 48
Mercoledì 14 febbraio LE CENERI
Giovedì 15 febbraio     via Losanna NUMERI PARI dal 50 al 62 e via Giubasco
Venerdì 16 febbraio     via Chiasso
Lunedì 19 febbraio       via Capolago
Martedì 20 febbraio      via Mendrisio
Mercoledì 21 febbraio  via Pontresina
Giovedì 22 febbraio     via Silvaplana
Venerdì 23 febbraio     via Poschiavo
Lunedì 26 febbraio      via Coira
Martedì 27 febbraio     via Losanna NUMERI PARI dal 18 al 30 e via Montreux e P.zza                                        Cracovia
Mercoledì 28 febbraio VISITA ALLE FAMIGLIE ASSENTI NEI GIORNI PRECEDENTI
Giovedì 29 febbraio VISITA ALLE FAMIGLIE ASSENTI NEI GIORNI PRECEDENTI

CONTRADA ORTI

Venerdì 1 marzo          via OSLO
Lunedì 4 marzo           via Parigi,
via Vienna NUMERI PARI dal 2 al 16
via Vienna NUMERI PARI dal 18 al 26
Martedì 5 marzo          via Vienna NUMERI DISPARI dal 1 al 3
via Vienna NUMERI DISPARI dal 5 al 23
Mercoledì 6 marzo      via Lisbona
Giovedì 7 marzo         via Londra dal n. 4 al n. 54
Venerdì 8 marzo         via Londra n. 1, 2 e 3
Lunedì 11 marzo        via Madrid
Martedì 12 marzo       via Stoccolma (=ESCLUSO ZONA PEPP=)
Mercoledì 13 marzo   via Dublino e via Copenaghen
Giovedì 14 marzo      via Amsterdam (ESCLUSO N.2 E N.4)
Venerdì’ 15 marzo     via Amsterdam palazzo n. 2 e n. 4
Lunedì 18 marzo       via Lussemburgo
Martedì 19 marzo      via Bruxelles
Mercoledì 20 marzo   via Atene NUMERI DISPARI
Giovedì 21 marzo      via Atene NUMERI PARI
Venerdì 22 marzo VISITA ALLE FAMIGLIE ASSENTI NEI GIORNI PRECEDENTI

CONTRADA VIA OLIVETI

24 marzo – 2 aprile Settimana Santa e s. Pasqua
Mercoledì 3 aprile     via Oliveti sopra Ferrovia dispari dal n. 1 al n. 35
Giovedì 4 aprile         via Oliveti sopra Ferrovia dispari dal n. 37 al n. 73
Venerdì 5 aprile         via Oliveti sopra Ferrovia pari fino al 18
Lunedì 8 aprile          via Oliveti sopra Ferrovia dal 20 al 58
Martedì 9 aprile        via Costantinopoli PARI fino al n. 34 AL N. 52
Mercoledì 10 aprile   via Costantinopoli dispari dal 3 al 39
Giovedì 11 aprile      via Costantinopoli DISPARI dal n. 41 al n. 53
e Via Losanna (tra via Costantinopoli e via Oliveti)
Venerdì 12 aprile      via Berna NUMERI PARI
Lunedì 15 aprile       via Berna NUMERI DISPARI E p.zzale CRACOVIA
Martedì 16 aprile      via Ginevra
Mercoledì 17 aprile  via Lucerna e via Basilea
Giovedì 18 aprile     via Zurigo DISPARI dal 35 al 79
Venerdì 19 aprile     via Zurigo pari dal 34 al 48
Lunedì 22 aprile      via Zurigo pari dal 50 al 80
Martedì 23 aprile VISITA ALLE FAMIGLIE ASSENTI NEI GIORNI PRECEDENTI
Mercoledì 24 aprile VISITA ALLE FAMIGLIE ASSENTI NEI GIORNI PRECEDENTI

IL CALENDARIO POTREBBE SUBIRE VARIAZIONI A CAUSA di IMPEGNI IMPREVISTI  DEI SACERDOTI

Le famiglie assenti durante la benedizione potranno prendere appuntamento con il sacerdote per un’altra visita telefonando alla segreteria parrocchiale: 0541 373185

 

 

XXI EDIZIONE DEL PRESEPE VIVENTE A MIRAMARE

E IL CIELO CI RAGGIUNGE DOVE SIAMO
Nell’anno dell’800° anniversario del passaggio di Sant’Antonio a Rimini e del primo presepe vivente a Greccio, alunni, insegnanti e genitori dell’Istituto Comprensivo Miramare e della Scuola Paritaria dell’Infanzia “Don Domenico Masi” faranno rivivere l’annuncio del Natale così come 800 anni fa risuonò sulla spiaggia di Rimini attraverso le parole e i miracoli del Santo. L’inizio è per le ore 15 del 16 dicembre presso la spiaggia libera di Miramare tra i Bagni 139 e 140. Il corteo attraverserà via Oliveti e via Marconi per giungere alla Chiesa Parrocchiale “Sacro Cuore di Gesù” dove sarà rappresentata la Natività così come era nel desiderio di san Francesco: “voglio vedere, almeno una volta, con i miei occhi, la nascita del Bambino di Betlemme”.
VI ASPETTIAMO!

Saluti dal centro Estivo Miramare

Saluti dal centro Estivo Miramare …

è finita la nostra estate al centro estivo, tra giochi, passeggiate e gli abbracci dell’ultimo giorno!

Sono state 12 settimane intense, ricche di attività , giochi e amicizie: mattinate piene, dalle quali crediamo che i bambini siano tornati stanchi ma felici. 

Noi ce l’abbiamo messa tutta e speriamo che i bambini attraverso i giochi e le varie attività si siano divertiti, e che abbiano anche assaporato il gusto dell’amicizia, del confronto con gli altri, della condivisione e dell’accoglienza. Speriamo che ognuno di loro abbia trovato un proprio spazio per scoprirsi e per crescere, in un ambiente sereno dove esprimere la propria personalità nel rispetto di quella altrui, in cui scambiare le proprie conoscenze, allacciare rapporti interpersonali anche con ragazzi di età diverse, condividere modelli culturali differenti.

Per noi è stata una esperienza fantastica e vogliamo condividere con voi qualche foto di questi momenti …  e, se voleteci troverete a giugno 2023 pronti per iniziare una nuova estate insieme!!

Gli animatori del Centro estivo

Testimonianza di suor Benedetta su don Mauro Evangelisti

Mercoledì 30 settembre nell’ambito della Veglia di preghiera per l’inizio dell’anno pastorale della nostra parrocchia suor Benedetta, della Piccola Famiglia dell’Assunta di Montetauro – che ha accompagnato don Mauro Evangelisti negli anni della sua malattia – ci ha raccontato la sua esperienza al fianco del “nostro” don.

qui trovate il video della testimonianza:

testimonianza suor Benedetta su don Mauro_ parte 1

L’audio non è perfetto per cui alleghiamo anche la trascrizione della testimonianza.

Don Mauro è arrivato nella nostra comunità il 18 gennaio del 2008. Eravamo tutti emozionati … sempre quando accogliamo un nuovo ospite c’è emozione, ma per lui era qualcosa di diverso, perché non solo accoglievamo un malato, ma un sacerdote malato. In realtà, subito ci fu un’accoglienza reciproca e tutti ci trovammo a nostro agio, perché don Mauro non solo veniva accolto, ma accoglieva tutti noi. Questa fu una sua caratteristica anche perché era un sacerdote e come sacerdote penso che tutti voi avete potuto sperimentare questa sua carità nei 13 anni in cui è stato in questa parrocchia e qualcuno di voi ha potuto sperimentare anche dopo quando lo  veniva a trovare nella sua cameretta a Montetauro.

Don Mauro accoglieva veramente tutti: giovani e anziani, sposati e consacrati, persone anche molto semplici che avevano bisogno di un conforto, di una parola … veramente don mauro si è fatto tutto a tutti. Qualcosa però in lui era cambiato e lo descrive bene in una sua testimonianza ad un gruppo che gli era venuto a fare visita.

Scrive don Mauro: “Quando sono diventato prete pensavo di mettermi a disposizione degli altri, di rendere le persone più vicine a Dio, di essere insomma uno strumento del Signore. Il prete è un po’ come l’apostolo, cioè un mandato in mezzo alla gente,con qualcosa da dire da parte di Dio. Ma perché ci possa essere questa comunione è necessario stabilire una relazione e per costruire una relazione bisogna condividere qualcosa. Stando in mezzo alla gente si diventa partecipi un po’ di tutto. … Ma quando stavo bene, cosa riuscivo a condividere? Molto poco, perché al massimo riuscivo a stare vicino agli altri o poco di più. Ma Dio non ha voluto solo stare vicino a noi. ha voluto farsi carico della nostra condizione e lo ha fatto fino alla croce.. Adesso io ho la possibilità di “stare dentro” la fatica e la sofferenza di tante persone. insieme a loro posso lottare, perché la speranza non venga a mancare in nessuna prova.

La preghiera e l’accoglienza erano spesso accompagnate dall’offerta della sua malattia. Scrive: “Adesso nella preghiera posso chiedere qualcosa di più, ma oltre a chiedere di più posso anche offrire di più. la nostra croce come quella di Gesù è un modo di condividere con gli altri … Ogni volta che noi celebriamo l’Eucarestia, ci uniamo a Gesù che dona la sua vita. La malattia e ogni tipo di croce è un modo di dare la vita con Gesù.“  

 

Il suo letto era diventato l’altare in cui insieme a Gesù offriva e consumava la sua offerta.

Dal nostro stare insieme e dalla progressione della malattia don Mauro ha tratto diversi insegnamenti, perché non dipendeva solo dalle macchine, ma doveva dipendere anche dalle persone che lo servivano. In qualche suo incontro si è così espresso:

“Anche io ho bisogno di qualcuno che porti la croce con me, che si faccia carico di me. le cose che io non sono più in grado di fare deve farle qualcun altro al mio posto. Se io non sono autosufficiente ho bisogno di qualcuno che non abbia i miei problemi e mi possa aiutare. a volte penso che sia più difficile stare vicino a chi sta male che essere malati noi stessi. Poi non so se sia più difficile soffrire o veder soffrire. Certo che l’amore di chi mi sta vicino è molto importante per capire il senso della mia vita… Il dipendere quasi totalmente dagli altri mi ha fatto capire il valore della collaborazione e dell’aiuto degli altri, rispetto alla presunzione di autosufficienza. questo permette anche di vedere il bene che gli altri ci vogliono, soprattutto i più vicini. Un altra cosa che si impara è il valore delle cose che di solito diamo per scontate. Il non parlare mi ha fatto capire l’importanze della parola, ma anche del silenzio. Il non mangiare più per bocca, ma solo con il sondino, mi ha ricordato che si mangia per vivere, non si vive per mangiare. Tutto questo però mi ha dato un amore per la vita ancora più grande di prima. Per assurdo, toccare il limite della vita ne fa capire meglio il senso.”

Questo amore per la vita l’abbiamo potuto vedere fino alla fine, anche quando la malattia si è fatta più pesante, anche quando erano più i giorni in cui stava male, che quelli in cui stava bene; appena si riprendeva un po’, diceva si stare benino e lottava fino alla fine con grande tenacia e forza. Forza che neanche lui si riconosceva. Quello che lo ha sostenuto è stata una gran fede in Gesù e l’amore e la vicinanza di tanti. Lui voleva che la preghiera non mancasse mai nei suoi incontri. Nell’ultimo periodo in particolare quando ormai non poteva più comunicare la sua accoglienza era un ascolto silenzioso delle persone che venivano e silenziosamente pregava con loro. Quando pregava si ricordava sempre di tutti. Amava molto la preghiera e la Scrittura di cui sempre si è nutrito e che l’hanno confortato nella prova. Voleva che si pregasse per lui e insieme a lui, specialmente negli ultimi suoi giorni in mezzo a noi.

Per assicurarsi questo aveva lasciato scritto nelle sue disposizione anticipate di trattamento (che tra l’altro sono un inno alla vita), che chiedeva l’assistenza spirituale di un sacerdote e la preghiera prima del grande passaggio.

Anche molti anni prima, nella festa di San Camillo de Lellis del 2008, mi aveva chiesto di stare vicino a lui nell’avvicinarsi della sua morte. A me era sembrata una richiesta prematura, ma poi capii che voleva essere sicuro di essere accompagnato con la preghiera e la vicinanza all’incontro con il suo Signore… e questo mi fa riflettere anche sulla situazione di questo ultimo periodo dove la gente muore da sola, oppure è costretta ad affrontare da sola una malattia terribile a causa del Covid …

in effetti, come lui desiderava, quell’ultimo giorno è stato caratterizzato da una preghiera incessante. Fin dal mattino, quando ormai si vedeva che la situazione stava precipitando, dopo la Comunione che gli portavo ogni giorno, gli dissi che il Signore era vicino e che ci dovevamo preparare. lui chiuse gli occhi per dirmi di si, po da lì a poco non li avrebbe più mossi. tutto il giorno si pregò vicino a lui e insieme a lui: parenti, amici, parrocchiani sono venuti a salutare per l’ultima volta il loro caro don e con lui hanno pregato per l’ultima volta. La preghiera fu  continua fino all’ultimo minuto quando il Signore chiamò il suo servo fedele all’incontro con lui. Questo era proprio quello che don Mauro desiderava.

Ecco … questo è quello che questa sera sento nel cuore e che volevo trasmettervi ringraziando insieme a voi di aver potuto conoscere don Mauro. abbiamo potuto tutti sperimentare la sua carità . Io ho potuto servirlo e ringrazio perchè quello che lui ha imparato dalla malattia, dal nostro stare insieme l’ho potuto imparare anche io e di questo rendo grazie!!

Suor Benedetta