In questa celebrazione chiediamo insieme al Signore che purifichi il nostro cuore e ci liberi dal peccato
PERCHÉ VIVERE QUESTO MOMENTO? In una situazione straordinaria come quella in cui ci troviamo, in cui è difficile celebrare il sacramento della riconciliazione e confessare i propri peccati al sacerdote ci sembrava bello proporre una piccola celebrazione penitenziale in famiglia per esprimere la nostra volontà di conversione e il nostro impegno a seguire Gesù sulla strada della croce nella realizzazione del progetto del Padre. (mantenendo comunque l’impegno di confessarsi appena sarà possibile!)
Naturalmente perché il Signore accetti il nostro atto e ci doni il suo perdono sono necessarie alcune cose:
- Un serio esame di coscienza (si possono usare I due schemi che trovate qui esame-di-coscienza-per-gli-adulti esame-di-coscienza-per-i-piccoli)
- da fare personalmente durante la giornata cogliendo i nostri difetti principali.
- La contrizione ossia un vero pentimento di fronte alla coscienza del male commesso e del bene trascurato
- Riconoscersi peccatori davanti a Gesù e ai famigliari come atto di umiltà e volontà di cambiare.
- La penitenza – scelta di un impegno concreto e verificabile come terapia per vincere almeno uno dei nostri difetti principali.
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Celebrazione: Mettiamo sul tavolo la Bibbia aperta, un crocifisso e una candela
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Guardando Gesù crocifisso meditiamo sull’infinito amore di Dio per ognuno di noi, manifestato nel dono di Gesù della sua vita, passione e morte; di fronte a questo amore senza limiti riflettiamo anche sul peso del nostro peccato, del male fatto e del bene invece trascurato.
Leggiamo il Vangelo di Luca 15, 11-14.17-24
Disse ancora: “Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. […] Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
e recitiamo il Salmo 50
Pietà di me, mio Dio! Nella tua bontà nella tua infinita tenerezza cancella il mio peccato
Lavami dalle colpe, purificami dai miei errori perché riconosco i miei peccati:
ho sempre presenti le mie colpe.
Contro di te, contro di te solo ho peccato
E ho commesso quello che è male ai tuoi occhi.
Se mi rimproveri hai ragione:tu vuoi ristabilire la verità fino in fondo.
Insegnami, dunque, la tua sapienza: purificami e diverrò puro:
lavami e diventerò più bianco della neve.
Donami, o Dio, un cuore puro:accendi in me una volontà decisa,
Non respingermi dalla tua presenza, non ritrarre da me il tuo Spirito.
Ridona la gioia alla mia anima: cosi canterò la tua lode
Accetta il mio cuore pentito: questa è la mia offerta
tu non disprezzi chi ritorna con il cuore spezzato.
Gesto: In questo momento, dopo aver dedicato qualche minuto alla riflessione, ognuno mette la sua mano sul crocefisso che è stato posto al centro, e in silenzio, chiede perdono per i suoi peccati. Se si fa con la famiglia, si prova a chiedere perdono l’un l’altro.
Preghiera di pentimento:
Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi Fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.
Uno dei genitori può concludere dicendo: Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.
Conclusione: In unione con tutta la Chiesa e con tutti coloro che, in quanto battezzati, si riconoscono come figli di Dio preghiamo insieme: Padre nostro…
Manda su di noi, Signore, il tuo Santo Spirito, che purifichi con la penitenza i nostri cuori e ci trasformi in sacrificio a te gradito; nella gioia di una vita nuova loderemo sempre il tuo nome santo e misericordioso. Per Cristo nostro Signore. Amen