La Caritas chiede il vostro aiuto

PER L’INVERNO: la Caritas raccoglie coperte , molto utili per le tante persone che anche a Rimini dormono in alloggi di fortuna, senza riscaldamento o all’aperto perchè senza fissa dimora.

Vestiti, scarpe, giubbotti e k-way per la pioggia che non usate più potete portarli alla Caritas in parrocchia o in via Madonna della Scala a Rimini. Serviranno ad aiutare tante persone a vestirsi con dignità e a proteggersi dai rigori dell’inverno.

LA MENSA DELLA CARITAS DIOCESANA prepara 200 pasti al giorno: E’ utile invitare i negozianti di generi alimentari (dai quali ci si serve abitualmente) che periodicamente hanno prodotti non vendibili (una scadenza ravvicinata, un difetto nella confezione, una eccedenza di magazzino) a diventare fornitore gratuito della Caritas: i volontari della Caritas verranno a ritirare la merce.

Per tutte le informazioni o per chi volesse offrire il proprio servizio come volontario  contattare sia la Caritas parrocchiale chiamando in segreteria (0541 373185)                       oppure la Caritas diocesana – via  Madonna della Scala, 7 – Rimini – 0541 26040

DISTRIBUZIONE PACCO VIVERI

           MERCOLEDI’ 29 GENNAIO 2014 DISTRIBUZIONE PACCO VIVERI MENSILE.

.          VIA LOCATELLI  ORE 15:00 – 17:30 ( PORTARE IL CARTELLINO NOMINATIVO)

LA DISTRIBUZIONE AVVERRA’ SOLAMENTE IN QUESTA DATA

Il gruppo caritas parrocchiale

Veglia di preghiera per l’unità dei cristiani

 

 

 

Giovedì 23 gennaio alle ore 21 siamo tutti invitati a partecipare                                         alla veglia di preghiera interparrocchiale: “Cristo non può essere diviso!” (1Cor 1, 1-17).

presso la chiesa “Cuore Immacolato di Maria” a Bellariva.
Per chi vuole, ci vediamo alle 20,45 in parrocchia per andare insieme

La Casa Famiglia raccontata con le parole di d. Cesare

Vasile esce dalla “Casa famiglia” già alle sette del mattino e scendendo dalla collina si avvia verso la città, dove lo attende il bus che lo condurrà a scuola, alla quale arriverà dopo circa un’ora. Ma dopo di lui anche Sergiu, Maria, Natalia, Gheorghe ed altri percorrono lo stesso itinerario e si recano nei diversi istituti scolastici della città di Chisinau in Moldova.

La “Casa famiglia” è di fatto la loro famiglia, un focolare domestico nel quale hanno ritrovato la gioia di vivere e soprattutto l’idea di una famiglia, di un sostegno nella crescita, di un supporto affettivo che li possa un domani riportare nella quotidianità, come uomini e donne libere.

La povertà e l’abbandono purtroppo non rendono liberi questi bambini delle società dell’est, da tutti definiti “orfani sociali”, cioè abbandonati a se stessi, in baracche o peggio ancora in lugubri tombini adibiti al passaggio dell’acqua calda.

Dalla strada si passa alla vita normale, e tutto questo grazie ad un gesto di carità, che tende la mano a dei ragazzi e ragazze, in genere dai sette ai quattordici anni, per condividere un cammino di crescita umana, ma nella normalità.

Vasile e Maria hanno visto la loro madre morire per mano di un violentatore, Natalia non conosce la sua famiglia di origine, Victoria era stata consegnata a degli aguzzini all’interno di un albergo. E così via tante storie, scritte dalla crudeltà umana e riscritte dall’impegno della Chiesa cattolica in Moldova e soprattutto dall’azione concreta della Fondazione Regina Pacis, che opera costantemente a servizio di questi ragazzi abbandonati.

L’impegno della Chiesa cattolica in Moldova, come in tutti i paesi dell’est, non è facile, per tanti motivi, dall’esiguità del numero dei cattolici ad una cultura ancora statalista che non permette nulla. E’ un cammino in salita, che certamente non scoraggia la carità e la fede, ma richiede il sostegno delle Chiese sorelle.

Alcuni amici di Rimini hanno visitato la “Casa famiglia”, cogliendo con non poca emozione la sofferenza dei ragazzi, ma anche l’impegno dei diversi operatori, ecco perché è nata l’idea di affidare questa struttura per i ragazzi alla protezione del buon “don Italo”, in continuità con la sua passione sacerdotale ricca di carità e di attenzione agli ultimi.

Dire, allora, che Chisinau attende don Italo, è un messaggio di speranza e poter ancor di più dedicare la “Casa famiglia” a lui, un prete che ha servito gli ultimi, perché la sua passione sacerdotale non abbia fine è bello.

Molto dipenderà dai suoi parrocchiani, che dovranno ben comprendere il valore di questa scelta, il significato di avere una “parrocchia allargata”, i cui confini giungono fino alla lontana Moldova, per amare, servire, condividere, donare.

Tutto questo diventa azione di carità, che permette alla Parrocchia di maturare scelte di autentico impegno evangelico e nello stesso tempo costruire relazioni all’interno della Chiesa universale, che sa amare il prossimo ovunque e sempre.

d. Cesare Lodeserto

Azione cattolica propone due giorni di formazione unitaria: “Educatori per vocazione”: come, quando, di chi?

Quest’anno l’Azione Cattolica diocesana propone una due giorni di esercizi spirituali unitari: l’invito è rivolto a tutti gli educatori dell’ACR, a tutti gli educatori dell’ACG, a tutti gli aderenti e simpatizzanti dell’AC, a tutti i consiglieri e responsabili di AC, diocesani e parrocchiali.

Vi invitiamo caldamente a partecipare: la formazione è il cuore dell’Azione Cattolica e l’anima del suo impegno missionario.

Per tutte le informazioni potete consultare il depliant Volantino esercizi spirituali 2014