Ministri:Chi siamo

Nella nostra parrocchia prestano servizio i seguenti Ministri:
2 Lettori Istituiti
7 Accoliti
17 Ministri Straordinari della Comunione di cui 12 suore

La parola ministero indica un servizio svolto da un fedele appartenente alla Chiesa. La radice di ogni ministero cristiano sta in Cristo, che, secondo le sue parole, non è “venuto per essere servito, ma per servire e dare la vita in riscatto per molti” (Matteo 20,28; Marco 10,45). Ma chi sono questi laici che aiutano durante le celebrazioni liturgiche? Che ruolo hanno durante la Santa Messa e nella comunità? Da chi sono stati istituiti?
Nella storia della Chiesa accanto ai ministeri ordinati di vescovo, presbitero e diacono sono sempre esistiti altri ministeri “non ordinati”, più propriamente istituiti. Dal 1 gennaio 1973, con l’entrata in vigore delle norme contenute nel motu proprio “Ministeria quaedam” di Papa Paolo VI, i ministri istituiti sono due: il Lettore e l’Accolito ai quali si affianca il Ministro Straordinario della Comunione. Possono essere affidati anche ai laici, perché non sono più riservati ai soli candidati al sacramento dell’Ordine. L’istituzione del Lettore e dell’Accolito, secondo la veneranda tradizione della Chiesa, è riservata agli uomini, ai quali si richiede la ferma volontà di servire fedelmente Dio e il popolo cristiano. I ministeri sono conferiti dal Vescovo con il rito liturgico «istituzione del Lettore» e «istituzione dell’Accolito», riconosciuto dalla Sede Apostolica.

Il Lettore Istituito

I compiti del Lettore sono :”il lettore è istituito per l’ufficio, a lui proprio, di leggere la parola di Dio nell’assemblea liturgica. Pertanto, nella Messa e nelle altre azioni sacre spetta a lui proclamare le letture della Sacra Scrittura (ma non il Vangelo); in mancanza del salmista, recitare il salmo interlezionale; quando non sono disponibili né il diacono né il cantore, enunciare le intenzioni della preghiera universale dei fedeli; dirigere il canto e guidare la partecipazione del popolo fedele; istruire i fedeli a ricevere degnamente i Sacramenti. Egli potrà anche – se sarà necessario – curare la preparazione degli altri fedeli, quali, per incarico temporaneo, devono leggere la Sacra Scrittura nelle azioni liturgiche. Affinché poi adempia con maggiore dignità e perfezione questi uffici, procuri di meditare assiduamente la Sacra Scrittura.” (MQ V).

L’istituzione formale di questo ministero è riservata al vescovo, e possono riceverli i battezzati di sesso maschile.

L’Accolito

Il termine accolito deriva da una parola greca che significa “seguire”, “accompagnare”. Nella pratica odierna “l’accolito è istituito per aiutare il Diacono e per fare da ministro al Sacerdote. È dunque suo compito curare il servizio dell’altare, aiutare il Diacono e il Sacerdote nelle azioni liturgiche, specialmente nella celebrazione della Santa Messa; inoltre, distribuire, come ministro straordinario, la Santa Comunione tutte le volte che i ministri non vi sono o non possono farlo per malattia, per l’età avanzata o perché impediti da altro ministero pastorale, oppure tutte le volte che il numero dei fedeli, i quali si accostano alla Sacra Mensa, è tanto elevato che la celebrazione della Santa Messa si protrarrebbe troppo a lungo” (MQ VI). Compito distintivo dell’accolito è quindi anche quello di aver cura dei deboli, dei poveri e degli infermi attraverso l’esercizio della carità, dell’assistenza e dell’aiuto, nonché ovviamente portando loro la Santa Comunione.

L’istituzione formale di questo ministero è riservata al vescovo, e possono riceverli i battezzati di sesso maschile.

Il Ministro Straordinario della Comunione

Il Ministro straordinario della Santa Comunione ricopre in maniera straordinaria (ovvero solo quando si presenti una reale necessità) in particolare due tipologie di servizio liturgico nella distribuzione della Comunione: Durante le Messe particolarmente affollate o per altre difficoltà in cui possa trovarsi il celebrante. Fuori dalla Messa in modo particolare ai malati.

Il L’istituzione formale di questi ministeri è normalmente impartita dal vescovo, e possono riceverli tutti i battezzati.