Casa don Italo in Moldavia: incontro con don Mario De Stefano, sacerdote responsabile per l’Italia

“Capita spesso, visto il mio incarico di Segretario particolare dell’Arcivescovo, di viaggiare con lui e di accompagnarlo a qualche incontro in giro per l’Italia o in altre parti d’Europa. Ed è quanto è accaduto nell’ottobre del 2011, quando insieme siamo andati a Chisinau, capitale della Moldova, per la celebrazione della prima Settimana Sociale […] ho colto l’occasione per meglio conoscere questa piccola e giovanissima Chiesa dell’Est, i suoi preti e religiosi, e soprattutto i tanti poveri che ho incontrato visitando le strutture di carità della Fondazione Regina Pacis. Piano piano, mi sono lasciato coinvolgere. […] il Vescovo, nel mentre si partiva da Chisinau, mi ha detto: «Si potrebbe fare qualcosa, magari con i giovani, sarebbe bello, ci terrei a far fare loro un’esperienza forte che li faccia crescere». Dopo un paio di mesi mi ha detto: «Occupatene tu! Il progetto lo affido a te». Quella espressione dell’Arcivescovo ha suonato nel mio cuore come un vero mandato missionario ….

don Mario venerdì 6 giugno sarà presente nella nostra parrocchia per illustrare l’esperienza de “Mission Moldova” e farci conoscere più da vicino la realtà della Casa don Italo di Chisinau.

Don Mario sarà accompagnato da alcuni giovani che hanno vissuto alcune esperienze in Moldavia.

Per conoscere meglio don Mario e la sua esperienza pote leggere anche questa intervista: Don Mario De Stefano

Rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale

CHE COS’E’ IL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE?

“…in ogni parrocchia venga costituito il Consiglio Pastorale, che è presieduto dal parroco e nel quale i fedeli prestano il loro aiuto nel promuovere l’attività pastorale..” (cdc 536)

Il Consiglio Pastorale si pone nell’ottica di una cooperazione tra parroco e parrocchiani per cercare insieme quali passi siano necessari per rendere la vita della parrocchia più conforme al Vangelo. E’ l’espressione della comunità parrocchiale che vive e cammina insieme.

CHE COSA FA ?
Promuove, sostiene, coordina, verifica tutta l’attività pastorale, da qui parte ogni iniziativa intrapresa in parrocchia: è il motore e il cuore …

DA CHI E’ FORMATO?
Ha carattere rappresentativo. Esso esprime l’intera comunità parrocchiale.
E’ formato quindi:
dai rappresentanti di tutte le realtà presenti in parrocchia (Ministri, Caritas, Azione Cattolica, Scout, ecc….) scelti direttamente all’interno dei vari ambiti;
da alcuni membri nominati direttamente dal parroco;
• da quest’anno vorremmo che fosse rappresentato anche il territorio di Miramare esprimendo un rappresentante per ogni Contrada (Orti, Peep, via Losanna, via Mosca, via Oliveti, zona Mare).                                                                                        Chi desidera proporsi può fare riferimento direttamente a don Giovanni.

Il Consiglio pastorale deve essere rinnovato ogni 4 anni: l’ultimo Consiglio è stato eletto nel 2011, quindi è giunto il momento di rinnovarlo.

LE ELEZIONI DEL NUOVO CONSIGLIO PASTORALE SARANNO SABATO 24 E DOMENICA 25 MAGGIO
Fuori dalla chiesa, durante tutte le Messe (sabato alle ore 18, domenica alle ore 8.30/10.30/18 e alle 20,30 al Parco) ci sarà l’elenco delle persone delle Contrade che si sono rese disponibili e l’urna per il voto.

CHI PUO’ VOTARE PER IL SUO RINNOVO?
Possono votare tutti i parrocchiani che abbiano compiuto i 16 anni di età.
CHI PUÒ ESSERE ELETTO?
Possono essere votati ed eletti tutti coloro che abbiano compiuto i 18 anni di età, purché siano di fede cattolica, vivano la vita della comunità, siano disponibili al servizio.

Veglia diocesana di Pentecoste

La Veglia di Pentecoste diocesana partirà Sabato 7 giugno, alle 20.30 in Basilica Cattedrale e poi in corteo fino all’Arco d’Augusto La Veglia quest’anno sarà anche l’occasione per l’indizione della Missione Diocesana.

Ecco la lettera di invito che il vescovo Lambiasi  ha scritto  a tutti i fedeli della Diocesi.

A tutta la Diocesi
Fratelli, Sorelle, Figlie e Figli carissimi,
ogni anno la festa di Pentecoste offre alla Chiesa l’occasione per rientrare in se stessa, per riscoprirsi animata e guidata dallo Spirito del Risorto, e per potere poi uscire nuovamente da se stessa e riprendere così la strada della missione. La Pentecoste è veramente il… culmine del culmine. Se la Pasqua rappresenta il vertice della glorificazione di Gesù, a cui non si può aggiungere altro, la Pentecoste avviene al cinquantesimo giorno – non dopo la Pasqua – ma nel giorno di Pasqua. La Pasqua di Gesù è il giorno dei giorni, è l’unico grande giorno che comprende tutti i nostri giorni, fino al “sabato senza tramonto”. Significativa la nuova versione CEI della pagina degli Atti degli Apostoli in cui il terzo evangelista inizia il racconto dell’evento. La versione precedente riportava: “Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire”; la nuova traduce più fedelmente: “Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste…”.
Ecco: la Pentecoste non è la fine della Pasqua, ma ne è il fine, il frutto maturo e il massimo compimento.
Da qualche anno, nella nostra Chiesa Riminese, stiamo cercando di far diventare la Pentecoste la “festa della Chiesa diocesana”. Concretamente ci raduniamo in una veglia di preghiera che ha sempre un risvolto “estro-verso”, in piazza. Quest’anno ci ritroveremo la sera di sabato 7 giugno prima in Cattedrale alle ore 20,30 e poi andremo processionalmente verso l’Arco di Augusto, per dare una testimonianza pubblica della nostra fede.
C’è un motivo in più, quest’anno, per ritrovarci insieme nella veglia di Pentecoste: ed è la solenne indizione della Missione diocesana. Vorremmo perciò che fossero presenti i nostri fedeli: tutti, con la preghiera; molti, con la partecipazione diretta. Metteremo la Missione
sotto la preghiera di intercessione di Alberto Marvelli – con l’inizio dell’Anno a lui
particolarmente dedicato – e agli altri santi e beati della nostra Chiesa Riminese.
Vi chiedo la carità della vostra preghiera e della vostra presenza.
Vi saluto di cuore e vi benedico con grande affetto.

Avvicendamento dei sacerdoti in alcune parrocchie

il Vescovo comunica i cambiamenti dei sacerdoti in alcune parrocchie

Il Vicario Generale della Diocesi di Rimini, mons. Luigi Ricci, comunica gli avvicendamenti di parroci e altri i trasferimenti ai quali il Vescovo, mons. Francesco Lambiasi, ha provveduto, dopo aver avuto la disponibilità dei sacerdoti negli incontri personali avvenuti durante la Visita alle Zone pastorali e in altre occasioni.

Queste le sedi e i sacerdoti interessati dai cambiamenti:
1 – Sacerdoti per la Zona pastorale di Gemmano, Montefiore, Morciano, S. Clemente: Agostini don Gianluca, Brigliadori don Egidio, Cucchi don Massimiliano, Fabbri don Maurizio. Potranno contare inoltre sulla collaborazione di don Emilio Maresi e di don Ferruccio Capuccini, che sarà a tempo pieno a servizio del Santuario di Bonora.
2 – Zona Pastorale di Cerasolo-Mulazzano, Coriano, Ospedaletto: Baldacci don Fiorenzo, Sargolini don Stefano. Collaborerà con loro don Davide Pruccoli, parroco di S. Andrea in Besanigo. Avranno inoltre la collaborazione di don Serafino Pasquini. La Zona Pastorale ha inoltre la presenza preziosa di alcuni Diaconi permanenti.
3 – Uraldi don Fabrizio: Parroco di S. Maria Annunziata (Colonnella), che continua a far parte della Zona Pastorale Flaminia di Rimini, con le parrocchie di Cristo Re, Mater Misericordiae, Regina Pacis, San Giovanni Battista.
4 – Moro don Antonio, parroco in solido con Alasia don Alessio della parrocchia S. Martino di Riccione.
5 – Metalli don Vittorio, parroco della parrocchia S. Agostino, del Centro storico di Rimini. Potrà continuare a contare sulla collaborazione pastorale di don Dino Paesani e don Vittorio Maresi.
6 – Equipe educativa del Seminario: don Andrea Turchini, Rettore; don Cristian Squadrani, Padre Spirituale; curerà anche la pastorale delle due parrocchie di S. Aquilina e S. Pio X (Dogana italiana); don Marcello Zammarchi, vicerettore. L’equipe avrà inoltre il compito di curare la pastorale vocazionale e altre attività formative (Centro universitario, Uffici pastorali, Cresime, collaborazione con le parrocchie…).
7 – Dal 21 settembre p.v., con le Ordinazioni presbiterali e diaconali, alcune parrocchie, a cominciare da quelle che con gli attuali trasferimenti non hanno più il Vicario parrocchiale, potranno avere la presenza di un giovane Presbitero o di un Diacono.

Sappiamo tutti per esperienza – conclude la nota della Diocesi – che ogni avvicendamento comporta fatica e sacrificio per il sacerdote e per la Comunità; ma è anche l’occasione per una ripartenza, un nuovo slancio di cammino spirituale e pastorale. Il Vescovo ha trovato la convinta disponibilità di tutti i sacerdoti interessati ai trasferimenti e anche di altri.
Si augura che anche le Comunità parrocchiali, aiutate dagli stessi sacerdoti, dimostrino maturità di fede e disponibilità alla corresponsabilità. È una bella verifica del cammino di maturità di fede compiuto.
Chiediamo per tutti e per ciascuno la protezione materna di Maria SS., l’intercessione di S. Gaudenzo, dei SS. Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
Il Vescovo Francesco, impegnato per tutta la settimana a Roma per l’Assemblea ordinaria della CEI, certamente accompagna la Chiesa di Rimini con la sua preghiera e la benedizione del Signore.