In ricordo di don Mauro nel 2^ anniversario della sua morte

di don Gianluca Agostini

Cari amici, in prossimità del secondo anniversario di don Mauro vi vorrei donare alcuni pensieri/riflessioni  in suo ricordo.
Sul ricordino vorrei che ci fossero le parole del salmo 84 (83): “Beato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio. Passando per la valle del pianto la cambia in una sorgente. Cresce lungo il cammino il suo vigore, finché compare davanti a Dio in Sion”.
Con queste parole don Mauro ha composto il messaggio per il suo ultimo viaggio verso il Padre.
“Passando per la valle del pianto la cambia in una sorgente”.
Questa affermazione rischiara e descrive più di altre la vicenda umana e cristiana di don Mauro.
Io ho avuto la “grazia spirituale” di conoscere Mauro appena diventato accolito e inviato nella Parrocchia del Sacro Cuore di Miramare, e tante volte negli anni passati insieme (fino alla sua e mia partenza nel 2003) abbiamo condiviso le “valli del pianto”, cioè situazioni impreviste ed imprevedibili che ci siamo trovati ad attraversare (in realtà più lui di me, dato che era il parroco) e superare, sempre nella totale co-partecipazione (che non sempre era dovuta con il “cappellano”) e nella sincera condivisione, oneri e onori.
E quale gioia poi quando le acque si facevano un po’ più tranquille e regnava la bonaccia e finalmente si intravedeva all’orizzonte il porto sospirato.
Era come la brezza marina al tramonto tiepida e tenera come il silenzio di un vento leggero provato da Elia sul monte Carmelo.
Non ho mai collegato il giorno della tua partenza il 16 luglio con la memoria della Beata Vergine del Carmine che la Chiesa ci propone proprio questo giorno, ma ripensandoci oggi, a due anni di distanza posso dire che il buon Dio ti ha fatto caro Mauro un  regalo certamente gradito.
Ti ha ricollocato alle origini della tua vocazione, cioè la Parrocchia del Carmine di Torre Pedrera, riportando te e noi ci ai primi passi del tuo cammino con Gesù, in una sorta di un evangelico “andate in Galilea” di matteana memoria e  dando compimento ad un desiderio che da tempo avevi nel cuore, cioè un periodo contemplativo a conclusione del tuo ministero.
E quale esperienza meglio di quella di Elia sul Monte Carmelo incarna tutto questo?
Caro Mauro spero di non averti troppo scomodato e disturbato, tu che ora partecipi alla liturgia celeste, con queste mie chiacchere da due soldi, ma come hai sempre fatto, occorre che mi prendi così come sono.
Ciao. Tuo pff. Don Gianluca