Il gruppo scout Rimini10 promuove un incontro di riflessione e confronto con l’ing. Renato Laurita.
Archivio mensile:febbraio 2014
Festa di Carnevale a Miramare
La lettera di Vasile a Papa Francesco
Progetto 2014 per la Casa famiglia “don Italo” in Moldavia
CASA FAMIGLIA don Italo” in MOLDAVIA
struttura di accoglienza per ragazzi di strada, minori sessualmente abusati ed orfani sociali
La Casa Famiglia fa parte della Fondazione Regina Pacis, sita nella capitale Chişinău della Repubblica Moldova, in via Natalia Gheorghiu 23/1. La Casa offre un’opportunità d’integrazione sociale a una categoria di bambini sfavoriti – comunemente definiti bambini di strada – concedendo vitto ed alloggio, assistenza medica, assistenza sociale e giuridica, consulenza psico-pedagogica, educazione.
La Casa è arredata semplicemente, ma in conformità agli standard minimi di qualità ed in considerazione delle particolarità psicologiche individuali e dell’età dei bambini, per garantire loro un ambiente il più vicino possibile a quello familiare: oltre alle camere da letto, soggiorno, cucina e bagni, c’è uno studio di consulenza psico-pedagogica, il laboratorio per la lavorazione del legno e la sartoria, l’aula didattica dotata di computer.
I beneficiari diretti sono i ragazzi di strada, accolti nel Casa Famiglia che provengono soprattutto dalla capitale Chisinau. L’unità di riferimento dell’intervento educativo ed assistenziale fondamentale è sempre la famiglia.
L’obiettivo fondamentale è il miglioramento della qualità della vita dei minori accolti. Secondo lo stile della Fondazione Regina Pacis, gli obiettivi del progetto si dispongono a quattro diversi livelli (fare, sapere, fare con gli altri, far sapere):
a. Interventi diretti sulla realtà in esame per rispondere al bisogno immediato;b. Conoscenza approfondita del fenomeno, per avviare interventi di rimozione del problema;
c. Coinvolgimento dei nuclei sociali primari (onde evitare il rischio del riduzionismo);
d. Coinvolgimento di altri soggetti istituzionali, sia a livello nazionale che internazionale.
L’intervento va preceduto da una fase di osservazione sistematica e di studio preliminare per l’esatta definizione della metodologia da attivare.
La struttura della Casa Famiglia è collocata all’interno di un PROGETTO più ampio che agisce in diversi modi:
b) Aiuto diretto. Si prevede che nella prima fase del progetto, l’aiuto diretto possa riguardare almeno 50 minori e le rispettive famiglie. Subito dopo l’iniziativa sarà rivolta a tutti i bambini di strada e a tutte le realtà familiari a rischio. Il contrasto alla povertà avviene attraverso degli aiuti concreti e quant’altro sarà necessario per abbattere con estrema concretezza il disagio sociale.a) prevenzione e sensibilizzazione. Informare per prevenire, in forme e luoghi diversi (strada, scuole, associazioni): attenzione ai bisogni primari dei bambini e organizzazione delle attività nelle famiglie disagiate; formare degli “educatori di strada” che possano predisporre le condizioni per una fattiva collaborazione; formazione professionale di basso livello per ragazzi; organizzazione delle attività nel periodo estivo; contatti con le famiglie e graduale coinvolgimento, contestualmente all’analisi dei loro bisogni e ad un paziente lavoro di ricostruzione del tessuto parentale; stabilire e consolidare i rapporti di fiducia reciproca con le autorità; archivio sui dati ed indicatori per valutare il progresso della prevenzione e della protezione dei bambini a rischio.
• assistenza sanitaria ed educazione all’igiene della persona
• distribuzione di aiuti umanitari di vario genere
• interventi di recupero nella condizione abitativa
• adozioni a distanza
• inserimento nelle case-rifugio
• inserimento in di assistenza e accompagnamento educativo
c) Incentivare lo sviluppo locale, avendo come fine l’abbattimento della povertà e il miglioramento del territorio.
• inserimento nella formazione professionale e ricerca primo lavoro
• coinvolgimento del territorio, soprattutto aziende ed industrie, per le migliori forme di inserimento lavorativo
Cena di Carnevale
Il Circolo parrocchiale propone una cena aperta a tutti, giovani, adulti e famiglie per trascorrere una serata in allegria. Durante la cena sarà proiettato un filmato “Miramare Amarcord”.
Trovate tutte le informazioni sul volantino. Per ulteriori notizie e per le iscrizioni contattate la segreteria parrocchiale.
Incontro “Il futuro è nelle sue mani… facciamolo crescere”
Una bella occasione di riflessione e di formazione per aiutarci a pensare un territorio più bello, anche dal punto di vista delle relazioni tra ragazzi e adulti. L’appuntamento è per VENERDI’ 21 FEBBRAIO alle 21.00 nel Teatrino della Parrocchia. Ci aiuterà nella serata un grande personaggio riminese, il prof. Genghini.