Riflessione per la 3^ domenica di Quaresima
19 marzo 2017
“Chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno … .. “
Cos’è che spinge un profugo a lasciare le sue radici , la sua terra per andare spesso verso l’ignoto? E’ la sete. La sete di giustizia, libertà, comunione, pace, verità, amore, sogno di vita migliore. Dal costato di Cristo sgorga “ sangue e acqua “ segno dello Spirito che dona fertilità e vita.
IMPEGNO: Il dono dell’ “acqua viva” che come cristiani abbiamo ricevuto diventa compito di annuncio e testimonianza ovunque e verso chiunque, soprattutto verso il fratello profugo. Cosa posso fare io, in prima persona, per essere più accogliente verso i profughi?