Festa del CIAO dell’ACR!

La Festa del Ciao è il primo appuntamento che scandisce la vita dell’anno ACR: i ragazzi si ritrovano dopo l’estate per una giornata di giochi insieme. E’ il momento in cui si accolgono i nuovi “acierrini”, in cui si invitano gli amici che non frequentano l’ACR.

E’ anche il momento in cui si scopre il tema dell’anno: il parco giochi! Attraverso l’ambientazione del Parco Giochi i ragazzi scopriranno come mettersi in gioco con le loro capacità, condividendo l’esperienza con il gruppo, guidati e sostenuti dagli educatori.  Il parco è un luogo molto familiare per i ragazzi e attraverso le attività dell’ACR cercheremo di vederlo con occhi diversi. Lo slogan è “NON C’E’ GIOCO SENZA TE”: il parco quindi è bello se ti senti libero di essere quello che sei, se ti senti accolto per quello che fai e se hai voglia di stare insieme agli altri!

La Festa si è svolta al Parco “Spina Verde” di Miramare e il chiasso fatto dal vociare dei ragazzi e degli educatori mentre si cimentavano nei giochi, tutti inventati da  loro, è stato sentito sicuramente ben oltre i confini del parco!! Alla fine è stato premiato il gioco più divertente e la squadra che ha partecipato con più entusiasmo …  una bella giornata, conclusa cantando l’inno acr  e con una abbondante merenda!

Un anno con l’ACR

Raccontare un anno trascorso con l’ACR non è facile.. Per noi educatori non è solo “fare catechismo”, ma vivere insieme ai ragazzi, accompagnandoli nella loro crescita, sostenendoli nelle difficoltà, condividendo momenti di gioco, di riflessione e confronto,  accompagnarli nella scoperta di far parte non solo del gruppo ACR, ma di una comunità ben più grande… guidata da Gesù! Una avventura ricca, impegnativa, entusiasmante… Per esprimere al meglio quello che viviamo certamente ci possono aiutare di più le immagini delle parole!!

Gli appuntamenti settimanali per i gruppi acr sono la messa domenicale e gli incontri, con giochi e iniziative che a volte coinvolgono anche i genitori e altri adulti. Poi ci sono altri momenti e attività in cui partecipiamo attivamente alla vita parrocchiale sostenendo, ad esempio, le iniziative di carità con i nostri i mercatini per beneficienza…

Ogni anno abbiamo degli appuntamenti che scandiscono il ritmo del nostro stare insieme:
Il primo momento dell’anno è la FESTA DEL CIAO:  i ragazzi si ritrovano dopo l’estate per una giornata di giochi, accolgono i nuovi “acierrini”, scoprono il tema dell’anno e si mettono in gioco…

A dicembre, solitamente durante il Ritiro di Avvento che coinvolge tutta la parrocchia, l’Azione cattolica vive la GIORNATA DELL’ADESIONE: ogni membro dell’Associazione dice il suo “si”.

Aderire all’associazione avrà certamente significati diversi a seconda dell’età e del grado di maturazione, ma ognuno è chiamato a fare la propria scelta con entusiasmo e passione!

… entusiasmo, voglia di stare insieme e divertirsi … non mancano mai!

In questa giornata i nuovi aderenti ricevono dagli amici più grandi la maglietta blu dell’ACR di Miramare… e non può mancare la foto di gruppo che ritrae tutti insieme dal più grande al più piccolo!


La preparazione della FESTA DELLA PACE occupa quasi tutti gli incontri di gennaio e si svolge solitamente verso la fine del mese: è il momento in cui i nostri ragazzi dell’ACR incontrano i loro coetanei di altre parrocchie e insieme cercano di contribuire, a loro modo, a realizzare la Pace.

Con giochi e riflessioni lo scorso anno, nella Parrocchia di S. Giovanni i ragazzi hanno capito che bisogna portare la LUCE soprattutto nei luoghi “bui”, dove è evidente il degrado e il disagio sociale, e con le persone più in difficoltà…

 

A Carnevale ecco l’ormai tradizionale FESTA LOS MUCHACHOS… una serata di spettacolo e giochi, in cui sono protagonisti assoluti i ragazzi, non solo dell’ACR, ma anche gli Scout e i ragazzi della catechesi. La serata quest’anno è stata animata dagli educatori dell’ACG e dal don! :)

A primavera ci ritroviamo con la FESTA DEGLI INCONTRI, un momento diocesano di incontro, appunto, tra tutti i ragazzi ACR della diocesi di Rimini, ma anche un appuntamento per incontrare gli abitanti di Rimini.

L’appuntamento di solito è in piazza Cavour, ma la pioggia quest’anno ci ha impedito di stare all’aperto.. così ci siamo trasferiti tutti nella palestra delle scuole Panzini…

il maltempo non ci ha fermato e la giornata è stata intensa come sempre e si è conclusa con una preghiera guidata da don Raffa, assistente diocesano dell’acr.

In maggio concludiamo il percorso di catechesi dell’anno con un giornata di ritiro: i ragazzi di 5^ elementare e 1^ media, ACR e Scout hanno così trascorso il pomeriggio nella Chiesa di Spontricciolo.

Tra attività, giochi, canti e riflessioni, i ragazzi hanno provato ad esprimere cosa significava per loro pregare e cosa avevano scoperto sulla preghiera del Padre Nostro…

Per esprimere al meglio questa loro scoperta quest’anno i ragazzi, aiutati e sostenuti dagli educatori, hanno realizzato un breve recital “Tu al centro del mio cuore”.. in cui si sono divertiti tantissimo e in cui hanno sperimentato la fatica di impegnarsi e la gioia di essere “gruppo”..Poi arriva l’estate, cambiano i ritmi… l’appuntamento con l’ACR non è più settimanale, ma non ci perdiamo di vista :) . Ci incontriamo a giocare al Parco, in spiaggia e soprattutto viviamo il Campeggio estivo…L’ambientazione fantastica del campeggio di quest’anno era la scuola di magia di Harry Potter… e tutti, educatori e ragazzi, si sono “calati nella parte” :) per scoprire quale fosse la vera Magia della nostra vita!E ogni settembre il cammino ricomincia… e prosegue…. anno dopo anno!!

L’Azione cattolica fa bella la vita?

L’AC CHE FA BELLA LA VITA!

Il settore giovani di Ac ha dedicato anche quest’anno uno spazio di riflessione e formazione nel cuore dell’estate. La località che ha ospitato il tradizionale evento associativo preannunciava un clima più fresco, assolutamente adatto al riposo e al discernimento. Roncegno Terme, a pochi km da Trento, sembrava garantire 4 giorni di agosto un po’ meno “calorosi”. Tutto questo si è presto esaurito nell’immaginario comune. Ci ha accolto un caldo difficile da sopportare, giornate “infuocate” che probabilmente hanno lasciato un segno dinanzi alla domanda iniziale posta: l’Ac fa bella la vita?

Sì, se invece di cercare comodità e situazioni più agevoli si pone sempre in contesti di frontiera per “infuocare” gli animi e scaldare i legami di vita. La metafora climatica spiega in maniera chiara e sintetica i passaggi fondamentali di questo campo formativo. I giovani di Azione cattolica riconoscono che la poca assiduità nel frequentare le periferie non è un problema delle periferie, ma del centro. L’Ac fa bella la vita quando connette il centro e la periferia attraverso una riscoperta delle motivazioni interiori fondamentali, una consapevolezza della propria identità e della propria storia e un’idea chiara di quale compito ci attende nella Chiesa e nella Storia di oggi.

Il campo nazionale si è svolto dal 4 all’8 agosto ed era rivolto a tutti coloro che hanno un ruolo di responsabilità all’interno del settore giovani di Ac. Erano presenti 100 giovani circa tra equipe nazionale, incaricati regionali, vice presidenti diocesani, consiglieri e membri di equipe delle associazioni diocesane. La metodologia prevedeva tempi quasi frenetici (vista la breve durata del campo) alternati tra preghiera e riflessione. Il percorso ha attraversato 3 tappe: riscoperta delle motivazioni fondamentali del giovane di Ac, consapevolezza della propria identità e della propria storia, riflessione sul compito che ci attende nella Chiesa e nella Storia di oggi.

La prima tappa è stata segnata da un preciso punto di partenza: discernimento e contemplazione. Dopo una provocazione iniziale su quali siano i desideri più profondi di un giovane di oggi e quale sia la sua mèta di vita è stato dedicato ampio tempo alla meditazione e all’adorazione eucaristica. Il lavoro è stato personale e si è concluso con la celebrazione eucaristica che per scelta era posta al centro di ogni giornata.

La seconda tappa si è sviluppata in due binari: la storia dell’Azione cattolica italiana e la sua incidenza sociale e un approfondimento sul ruolo dei laici oggi. Due brevi suggestioni. L’approfondimento storico ha mostrato con evidenza come l’associazione abbia sempre mantenuto un legame solido con il contesto politico, sociale e culturale in cui ha operato. L’oggi della storia mostra un’esigenza di protagonismo nella vita della Chiesa e nelle nuove dinamiche pastorali che la coinvolgono e dall’altra parte una presenza più incisiva nell’ambito politico-sociale non immediatamente nella presenza nei partiti politici quanto in una maggiore azione di sensibilizzazione e formazione delle coscienze.

La terza tappa fa seguito direttamente alla seconda e pone un serio esame di coscienza ai giovani di Ac: siamo “solamente” laici nella Chiesa o siamo anche cristiani nel mondo? Il metodo dei laboratori tematici ha invitato i giovani presenti a ripensare ad alcuni ambiti fondamentali del mondo di oggi cercando di cogliere quale conversione ci attende e quali forze investire.

Dalla famiglia all’ambito lavorativo, dal panorama socio-politico al contesto scuola cosa significa oggi essere cristiani nel mondo? Le risposte potrebbero richiedere la stesura di un intero libro per cui si possono fare piccoli cenni.

I giovani riconoscono che l’Ac fa bella la vita perchè l’impegno gratuito nell’associazione è un prezioso laboratorio di vita che comporta una continua maturazione umana, culturale e spirituale attraverso la generosità del servizio, l’importanza delle relazioni e il continuo esercizio di pensosità.

Si avverte tuttavia un certo distacco dal mondo segnato da una presenza a volte timida e inavvertibile. Le incoerenze di oggi e gli episodi di fragilità che contraddistinguono spesso il panorama socio-politico del contesto attuale scoraggiano la presenza cristiana e limitano il senso di responsabilità dei giovani all’interno di determinati ambiti. C’è un termine già utilizzato che potrebbe ottimamente delineare gli orizzonti di impegno indicati all’interno del campo nazionale di Ac: “frontiera”. La frontiera come linguaggio e la frontiera come luogo. Siamo chiamati ad utilizzare un linguaggio di dialogo più che di giudizio, l’obbiettivo non è quello dell’esercizio del compromesso quanto prima dell’ascolto. La frontiera come luogo perchè il problema del “chiudersi” in sacrestia non è dovuto al troppo amore per la Chiesa, quanto all’estrema pochezza della nostra fede.

I giovani di Ac di oggi come dovrebbero essere? Protagonisti, ma non autocelebrativi. Prudenti, ma non immobili. L’ha sostenuto Papa Francesco alla GMG di Rio: “I giovani nelle strade. Sono giovani che vogliono essere protagonisti del cambiamento”.

(tratto dal sito dell’Azione Cattolica Rimini)

Si è concluso il Centro Estivo Parrocchiale

Si è conclusa il 31 agosto la nostra avventura al Centro Estivo.
L’idea del centro Estivo in parrocchia è stata una scommessa nata durante l’inverno, realizzando un’idea che da anni era “nell’aria”, vedendo anche le esperienze di altre parrocchie: un gruppetto di adulti e ragazzi ha messo a disposizione le proprie capacità per dare vita ad un’esperienza educativa con giochi, laboratori manuali, lezioni d’inglese e di musica, aiuto compiti, (grazie anche alla collaborazione di Gabriella e Giuseppina!), ma soprattutto, tanta allegria e voglia di stare insieme.

Il nostro obiettivo era quello di offrire un servizio alle famiglie che lavorano e hanno necessità di affidare a qualcuno i propri figli, ma soprattutto volevamo creare un legame tra le famiglie e la parrocchia con un ambiente “speciale” che accogliesse i bambini e, non ultimo, dare anche un’opportunità diversa per trascorrere l’estate ai ragazzi che durante l’inverno prestano servizio come educatori (ACR e scout) o comunque vivono esperienze in parrocchia.

Il teatrino della parrocchia è diventato la sede del Centro e il punto di ritrovo dei bambini: gli educatori hanno offerto la loro “manodopera” per rendere i locali più belli e accoglienti! A questo hanno poi contribuito i bambini stessi con i loro disegni e le loro “opere d’arte”!

In realtà poi abbiamo trascorso quasi tutte le mattine fuori, soprattutto in spiaggia, ma anche al parco di Miramare, facendo delle belle passeggiate accompagnate da chiacchiere e canti. Vogliamo ringraziare ufficialmente i bagnini delle zone n. 133 e 140, che ci hanno accolto e ospitato!!

All’inizio di agosto c’è stata la gita a Fiabilandia: una giornata intera trascorsa insieme dove si è potuto volare sulle montagne russe, visitare il castello … e fare anche il bagno in piscina, visto il caldo che ci ha accompagnato!

In questi mesi tra tutti i bambini che hanno partecipato al centro estivo si sono formati legami di amicizia, cresciuti e curati giorno per giorno. I bambini si sono affezionati tanto anche agli educatori, che essendo molti, potevano seguirli personalmente, incoraggiandoli sempre e sostenendoli nei piccoli momenti di difficoltà.

… e così sono volati questi 3 mesi e gli educatori già sentono la mancanza dei bambini!! Bambini che speriamo di rivedere durante l’inverno al catechismo, ACR e scout e nelle varie attività proposte dalla parrocchia.
intanto inviamo un abbraccio a tutti i bimbi e un “grazie” alle famiglie per la fiducia accordataci e per il sostegno . Vi aspettiamo tutti per la prossima estate!

Gli educatori:Chiara, Emanuele, Franca, Margot, Marianna, Raffaella, Sabrina, Sara, Silvia.