Campo Lavoro Missionario 2015

Sabato 18 aprile 2015 – 35° CAMPO LAVORO MISSIONARIO                              “CAMBIARE NOI PER CAMBIARE IL MONDO”

Anche quest’anno vivremo il Campo Lavoro Missionario, raccogliendo, riciclando e vendendo materiale di scarto …  il Campo Lavoro conta di “restituire” ai paesi e alle persone più povere del nostro mondo un’ingente somma, sempre passando attraverso i nostri mitici missionari riminesi, impegnati in tante parti del mondo.

Perché “restituire” e non semplicemente “dare”?
La risposta non è difficile: il fatto che una larga parte del nostro mondo viva nella povertà è in buona parte dovuto alle scelte della nostra società – cosiddetta ricca e benestante – scelte spesso consumistiche e sprecone. Raccogliendo ciò che la nostra società non usa più e dandogli una seconda vita (ricavandone del denaro), il Campo Lavoro intende, allora, non semplicemente fare beneficenza, ma restituire ai più poveri ciò che, in qualche modo, gli è stato tolto e, allo stesso tempo, avere un occhio in più di riguardo per il Creato.
E poi, come sempre, il nostro motto riassume molto bene il nostro impegno: per cambiare il mondo occorre prima cambiare noi stessi!

Le destinazioni principali del ricavato del 35° Campo Lavoro Missionario hanno raggiunto quest’anno il numero di 7! Sei situate nel continente africano, una invece tutta locale, trattandosi dell’ormai consueto aiuto alla Caritas diocesana. Ma vediamo le sette destinazioni più dettagliatamente:

il progetto Shen Asti della Missione diocesana in Albania, la costruzione di un pozzo all’ospedale di Mutoko, Zimbabwe, (Marilena Pesaresi), un nuovo dormitorio per la scuola Kilasara in Tanzania, l’inserimento lavorativo di giovani disabili nella Missione in Ndola (Zambia) seguita dalla Comunità papa Giovanni XXIII, una nuova scuola primaria in Etiopia, nella missione di Padre Bernardo Coccia; sempre in Etiopia, l’ampliamento della scuola materna in Adis Abeba, seguita dalle Suore di Sant’Onofrio ed infine alla Caritas diocesana riminese per il sostegno alle famiglie in difficoltà del territorio.
Altre destinazioni saranno possibili, se – come tutti ci auguriamo – il bilancio finale lo consentirà.

Durante il Campo lavoro sarà effettuata una raccolta porta a porta che coinvolgerà oltre 100 mila abitazioni e numerose aziende. Il materiale raccolto dalle parrocchie di Miramare-Rivazzurra-Bellariva sarà portato un una zona adiacente alla chiesa di Rivazzurra e poi trasportato al centro di raccolta di Riccione, zona Luna Park, in via Vespucci. Qui saranno allestiti i mercatini dell’usato, si potrà cenare ed assistere allo spettacolo il sabato sera.

ISTRUZIONI PER LA RACCOLTA                                                                              NELLA ZONA DI MIRAMARE LA RACCOLTA SARA’ EFFETTUATA 
SOLO NEL GIORNO DI SABATO 18 APRILE

Il Campo Lavoro raccoglie: carta, ferro e metalli, indumenti, scarpe, pelletteria, libri, giocattoli, . piccoli elettrodomestici e oggetti per la casa.
I sacchi gialli distribuiti presso le abitazioni andranno utilizzati solo per indumenti e pelletteria.
Per il resto si raccomanda di preparare scatoloni a parte, indicandone il contenuto.

Non saranno raccolti: mobili, materassi, pneumatici, lastre in vetro, monitor, televisori e frigoriferi.

Materiali particolari o ingombranti potranno essere consegnati personalmente nelle zone di raccolta o se ne potrà richiedere il ritiro chiamando la segreteria parrocchiale 0541373185 oppure il Centro raccolta di Riccione (0541/606008 – 340/4993262)

Per ulteriori informazioni e dettagli vi invitiamo a consultare il sito del Campo lavoro: www.campolavoro.it

Cammino parrocchiale per la Quaresima: 4ª settimana

Prosegue il nostro cammino quaresimale.
4ª domenica di Quaresima – 15 marzo 2015 –
Gv 3, 14-21

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo  sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

  • Signore fa’ che non rimanga indifferente ai bisogni dei fratelli, ma condivida le loro sofferenze.

                                 IMPEGNO PER la 4ª  SETTIMANA                                                                           Provo ogni giorno a pensare un piccolo gesto di attenzione                  per condividere le difficoltà dei fratelli.

Il Signore Gesù ha condiviso fino in fondo la nostra fragilità, si è addossato il nostro peccato perché potessimo ritrovare l’amore del Padre. Anche noi cerchiamo insieme con Gesù di condividere, come possiamo, la sofferenza dei fratelli.

Cammino parrocchiale per la Quaresima: 3ª settimana

Prosegue il nostro cammino quaresimale.
3ª domenica di Quaresima – 8 marzo 2015 –  LA CACCIATA DAL TEMPIO

(Gv 9, 13-25)

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

  •   La mia preghiera, Signore, sia un dialogo vero e profondo con te che mi guardi e mi ami.

                           IMPEGNO PER LA 3ª SETTIMANA DI QUARESIMA                                        Provo a vivere la mia preghiera in modo più costante e più profondo come dialogo vero con il Padre che mia ama

Gesù ci richiama ad un rapporto vero e profondo col Padre, non fatto di abitudine o di interesse, non saltuario, ma costante, che incida nella nostra vita in un atteggiamento di fiducia e disponibilità nella ricerca della sua volontà

Cammino parrocchiale per la Quaresima: 2ª settimana

Prosegue il nostro cammino quaresimale.
2ª domenica di Quaresima – 1 marzo 2015 –  LA TRASFIGURAZIONE

(Mc 9, 2-10)
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia».
Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
RIFLESSIONE – Gesù chiama in disparte sul monte i tre discepoli privilegiati: qui Egli si trasfigura mostrando loro la sua gloria. Dentro la nube della Presenza di Dio risuona la voce del Padre che proclama la gloria del figlio amato e chiede ai discepoli di ascoltarlo. Anche noi siamo chiamati ad entrare in questo silenzio per sentire la voce del Padre che ci dice “Ascoltatelo”

  • Aiutami Signore ad ascoltarti, ad obbedirti, a confrontarmi spesso con la Tua Parola.

                           IMPEGNO PER la 2ª SETTIMANA DI QUARESIMA                                          Trovo cinque minuti nella giornata per prendere in mano il Vangelo                            e fissarmi nel cuore una parola di Gesù

Il Padre ci presenta Gesù, sua Parola vivente, come punto di riferimento con cui confrontarci per capire e vivere il Suo Progetto di Amore. La sua Parola ci aiuta ad uscire da noi stessi e a fare le scelte che Dio si aspetta da noi