Il Senso di una Visita

Dal 21 al 27 Gennaio la nostra comunità parrocchiale vivrà un momento speciale della sua storia: la Visita Pastorale del nostro Vescovo Francesco. Il primo pensiero che balena nella mente di ciascuno di noi  è “ma cosa significa esattamente una Visita Pastorale? In fondo non abbiamo già più volte ricevuto la visita del nostro Vescovo, peraltro anche recentemente per il cambio del parroco? Perché questa visita dovrebbe essere così speciale? E cosa la rende tale?”.
E’ evidente che a queste domande bisogna dare una risposta partendo dall’aggettivo “Pastorale”. Sentiamo citare questo aggettivo in molte occasioni in parrocchia, parliamo spesso di operatori pastorali, pastorale giovanile, pastorale della famiglia, solo per citarne alcuni. In questi casi il termine “pastorale” assume il senso di attività concreta dei laici all’interno della Chiesa al fine di far crescere e promuovere a Chiesa stessa. A questa definizione però se ne affianca una seconda (che peraltro prima del Concilio Vaticano II era anche l’unica), e cioè quella del “compito del pastore”, di colui ha la responsabilità di vegliare sul proprio gregge e accudirlo con amore, come buon padre di famiglia, proteggendolo ma anche correggendolo. Il termine epìskopos, cioè Vescovo, significa infatti colui che osserva dall’alto, sorvegliante. Si comprende quindi come la Visita Pastorale sia “un autentico evento di grazia che riflette in qualche misura quella specialissima visita con la quale il supremo Pastore e guardiano delle nostre anime, Gesù Cristo, ha visitato e redento il suo popolo.” (Cfr. DMPV n.221). La Visita Pastorale è dunque il momento per la comunità di Miramare per fermarsi un attimo e riflettere su se stessa, cercando di acquisire consapevolezza delle proprie difficoltà e problemi, ma anche delle proprie risorse e carismi. E’ il momento per capire a che punto del cammino si trova la nostra comunità e come si pensa di percorrere la strada che ci aspetta. E’ il momento per rinnovare la nostra fede e presentarci al Vescovo così come siamo, nella nostra realtà più concreta, con animo pronto a raccontarci ma soprattutto disponibile ad ascoltarlo. E’ un occasione per riflettere, pregare e crescere. Riflettere  in particolare sulla cura della famiglia (preparazione al matrimonio, preparazione al battesimo, accoglienza, vocazioni) e sulla cura del territorio (iniziative, la Caritas, gli immigrati, i malati, il lavoro, l’impegno sociale). Pregare perché il discernimento non può nascere che dalla grazia del Signore e la preghiera è il modo migliore per aumentare la nostra fede in essa. Crescere perché la Visita Pastorale non si concluderà il 27 gennaio ma solo quando il Vescovo, dopo qualche mese, pubblicherà nel Bollettino Diocesano la sua Lettera di chiusura della Visita Pastorale alla comunità di Miramare e dove egli scriverà le sue considerazioni e i suoi preziosi suggerimenti. Si dovrà attendere con molta gioia questa lettera perché possa essere per noi una traccia che illumini i nostri passi futuri, se infatti sapremo cogliere le sue indicazioni, avremo compreso appieno il senso di questa visita, “un segno della presenza del Signore che visita il suo popolo nella pace”  (Cfr. Pastores Gregis 46)

G. Zema

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